La fiera della polenta.

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Ogni anno,  tra ottobre e novembre,  nel paesino di Vigasio,  non lontano da Verona,  si svolge la frequentatissima Fiera della polenta,  un evento gastronomico basato sulla degustazione di piatti interamente a base di polenta.

La polenta e’ un alimento base nella dieta delle popolazioni del nord Italia da secoli.  Storicamente,  in tempi di carestia il mais ha salvato vite umane dalla fame.  Attualmente la produzione di mais in Italia rappresenta il 4% del valore totale del prodotto agricolo.

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La fiera si svolge sotto tensostrutture attrezzate di tavoli e panche dove si pranza/cena ma non mancano i momenti di intrattenimento musicale o di spettacolo.

I piatti vengono preparati in molte cucine diverse,  ognuna appartenente ad un rivenditore di polenta o ad un ristorante della zona e ognuna propone specialita’ diverse:  dalla polenta come secondo piatto in abbinamento con carni e verdure,  ai primi piatti confezionati con una parte di farina di mais.  Infine,  anche i dolci sono a base di mais.  Il menu e’ lunghissimo…

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Un esempio gustosissimo e’ la lasagna che vedete in questa foto:  gli strati di pasta sono sostituiti da strati finissimi di polenta.

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Altri due gloriosi esempi:  polenta con Goulasch e con carne di maiale.

Infine:  la Millefoglie e’ fatta con farina di mais.

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Indubbiamente un evento che ingolosisce e invoglia ad assaggiare piatti sempre nuovi.  La fiera della polenta dura varie settimane ed e’ sempre frequentatissima,  dato che riunisce alla stessa tavola famiglie,  gruppi di amici,  colleghi,  nonni e nipoti.



The Polenta Fair.

Every year,  between October and November,  in the small village of Vigasio,  not far from Verona,  the very popular Polenta Fair takes place.  It is a gastronomic event where it is possible to taste dishes entirely based on polenta.  Polenta is a kind of cornmeal pudding,  made of water,  maize flour and some salt.  It is the ideal side dish to many main courses.

Polenta has been a basic ingredient in the diet of the populations of northern Italy for centuries.  Historically,  in times of famine polenta saved lives from starvation.  Currently,  corn production in Italy represents 4% of the total value of the agricultural produce.

The fair takes place in covered structures equipped with tables and benches where you can have lunch/dinner.  Some evenings there can be moments of musical entertainment as well.  

The dishes are prepared in many different kitchens,  each belonging to a polenta retailer or a local restaurant and each offering different specialties:  from polenta as a second course paired with meat and vegetables,  to first courses prepared with a part of corn flour.  Finally,  desserts are also corn-based.  The menu is very well assorted…

A few tasty examples in my shots:  in the lasagna,  the layers of pasta are replaced by very thin layers of polenta.

Two more glorious examples of polenta at its best:  with Goulash and with pork meat.  Finally:  Millefeuille is made with corn flour.

This fair entices and encourages you to try new dishes.  The polenta fair lasts several weeks and is always very popular,  as it brings together families,  groups of friends,  colleagues,  grandparents and grandchildren at the same table.

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47 risposte a "La fiera della polenta."

  1. Thank you for this little story about polenta. It reminds me that food has no relation to the political borders. When I was young we had no polenta in Vienna but it was part of the traditional food in southern austria. It is also well known across the border in Slovenia and Italy. There is also a Kürbiskernöl region which includes the Slovenian part of Styria. In Vienna pumpkin seed oil is imported. Traditional food has much to do with climate and agricultural conditions but it does not care about the border between countries.

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  2. Amo la polenta.
    Ricordo mia nonna che la preparava con il paiolo, e noi bambini che ci contendevamo le “croste”, squisite e croccanti. E poi il taglio con lo spago, una cosa che oggi nessuno o quasi ricorda più.
    Continua a piacermi, anche se non la preparo in casa se non quella “In busta”, e ovviamente senza paiolo. Quanta poesia abbiamo perso.

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  3. ciao cara Luisella…
    mi sono di nuovo iscritta al tuo blog… non capisco che pasticci sta facendo word press… non vedevo più i tuoi post sul reader…
    adoro la polenta…
    ti auguro una buona notte… 🥰🤗🌙

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