Festa della Repubblica.

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Oggi,  2 giugno,  in Italia e’ festa perche’ ricordiamo la fondazione della nostra Repubblica.   Auguro una serena giornata a tutti nella speranza di una maggiore coesione sociale e unita’ nazionale,  cosa che ancora ci manca.

Per la giornata di oggi ho scelto un brano musicale italiano,  tratto dall’opera Andrea Chénier,  del compositore Umberto Giordano.   Quest’opera ha debuttato nel 1896 al teatro alla Scala di Milano ed era fra le preferite del mio papa’,  che ne cantava frequentemente qualche brano.

Ispirata a fatti della Rivoluzione francese,  l’opera mette in scena le contraddizioni della natura umana:  l’amore e il tradimento,  ad esempio,  nei confronti dei nostri simili e del nostro Paese.  L’aria che ho scelto si intitola: “Un di’ all’azzurro spazio” (Il testo e’ in calce).

Buon ascolto!    https://www.youtube.com/watch?v=41Xndjshhw4

(Nella foto:  Siena by night).



Republic Day 2023.

Today,   is a public holiday in Italy because we remember the foundation of our Republic.  I wish everyone in Italy a peaceful day in the hope of greater social cohesion and national unity,  which we still lack.

On this occasion,  I will share an Italian aria,  taken from the opera Andrea Chénier,  by Italian composer Umberto Giordano.  This opera made its debut in 1896 at the Teatro alla Scala in Milan and was one of my dad’s favorites,  who frequently sang a few excerpts from it.

Inspired by events of the French Revolution,  the opera shows the contradictions of human nature:  love and betrayal,  for example,  against our fellow humans and our country.

The aria I chose is entitled: “Un di’ all’azzurro spazio”.   (Lyrics at the bottom of post).

Enjoy it!    https://www.youtube.com/watch?v=41Xndjshhw4

(In my shot:  the major square in the city of Sienna).

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Un dì all'azzurro spazio
guardai profondo,
e ai prati colmi di viole,
pioveva loro il sole,
e folgorava d'oro il mondo:
parea la terra un immane tesor,
e a lei serviva di scrigno il firmamento.
Su dalla terra a la mia fronte
veniva una carezza viva, un bacio.
Gridai vinto d'amor:
T'amo tu che mi baci,
divinamente bella, o patria mia!
E volli pien d'amore pregar!
Varcai d'una chiesa la soglia;
là un prete ne le nicchie
dei santi e della Vergine,
accumulava doni –
e al sordo orecchio
un tremulo vegliardo
invan chiedeva pane
e invano stendea la mano!

Varcai degli abituri l'uscio;
un uom vi calunniava
bestemmiando il suolo
che l'erario a pena sazia
e contro a Dio scagliava
e contro agli uomini
le lagrime dei figli.
In cotanta miseria
la patrizia prole che fa?

Sol l'occhio vostro
esprime umanamente qui
un guardo di pietà,
ond'io guardato ho a voi
si come a un angelo.
E dissi: Ecco la bellezza della vita!
Ma, poi, a le vostre parole,
un novello dolor m'ha colto in pieno petto.
O giovinetta bella,
d'un poeta non disprezzate il detto:
Udite! Non conoscete amor,
amor, divino dono, non lo schernir,
del mondo anima e vita è l'Amor!

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35 risposte a "Festa della Repubblica."

  1. Hai scelto “IL CAMPO” di Siena… che è nel mio cuore. Là feci la specializzazione in Anestesiologia.
    Buon 2 giugno a tutti gli italiani come dici tu “nella speranza di una maggiore coesione sociale e unita’ nazionale”. Solo chi abita all’estero può comprendere.
    BUONGIORNO.
    Quarc

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