La felicita’ e’ una piccola cosa.

(please scroll down for English text)DSCN9127

C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.

(Trilussa).

Anche quest’anno il World Happiness Report ha stilato la classifica dei Paesi piu’ felici al mondo e la Finlandia si e’ confermata al primo posto.   Questo e’ il quarto anno consecutivo.  Per un Paese tutto sommato piccolo (cioe’ con soli 5,5 milioni di abitanti) e’ una bella soddisfazione.

Potete leggere gli articoli di Corriere e Repubblica nei link quotati qui di seguito:

www.corriere.it/economia/leconomia/economia-circolare-mobilita-sostenibile-smart-city/notizie/finlandia-paese-piu-felice-mondo-l-italia-scala-classifica-59d0c7b2-4b0c-11e9-84f1-6f7b19b096e5.shtml

http://www.corriere.it/economia/lavoro/cards/citta-migliore-cui-vivere-lavorare-helsinki-milano-16esimo-posto-mondo/migliori-citta-cui-vivere_principale.shtml

http://www.repubblica.it/cronaca/2021/03/19/news/la_finlandia_e_il_paese_piu_felice_al_mondo_l_italia_sale_al_25_posto-292902269/?ref=RHTP-BH-I288512892-P1-S6-F

mabit (1)

mabit (2)

Ma che cosa ci sara’ di tanto importante in Finlandia da rendere cosi’ felici??  Andiamo a vedere qualche aspetto.

Partiamo dall’apertura e giovialita’ degli abitanti:  questa non puo’ essere,  perche’ i tipici finlandesi sono proprio come nelle foto sopra:  dei veri ORSI! 😉

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meteo (1)

Il clima forse?  Peggio che peggio:  l’intero inverno – ma che dico inverno – da ottobre a maggio al freddo e al buio! No,  nemmeno questo aspetto puo’ rendere cosi’ tanto felici le persone. 😉

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mämm (2)mäm1

E poi…vogliamo parlare del cibo?  Ma no,  non puo’ proprio essere.  Ad esempio questa cosa nelle mie foto e’ una specialita’ Pasquale.  Nientemeno.   Eppure e’commestibile,  anche se non sembra:  e’ farina di segale lavorata con malto di segale fino a farla diventare quasi un budino.  La crema di vaniglia e’ un’aggiunta voluttuaria.  😉

Ma allora cosa sara’?

Non e’ certo facile individuare le ragioni della felicita’ di un popolo, anche perche’ la felicita’ e’ una condizione cosi’ personale.

Delle due,  l’una:  o il WHR ha torto,  ha toppato.  Sic et simpliciter.  Mio marito (Finlandese purosangue portato per carattere e per cultura all’understatement)  sostiene non e’ il caso di dar tanto credito a questi sondaggi.

Oppure ha ragione il World Happiness Report che mette in lista fra gli aspetti che fanno la felicita’ dei cittadini:  i servizi che funzionano,  la coesione sociale,  il senso di uguaglianza e appartenenza,  la fiducia nello Stato che non e’ un ente da fregare appena possibile ma un ente che protegge i cittadini,  il bassissimo tasso di criminalita’,  la liberta’ individuale perseguita strenuamente,  la difesa dell’ambiente… Insomma quegli aspetti della vita che nel terzo millennio dovrebbero essere scontati.

Concludendo,  se i finlandesi sono contenti della loro nazione,  buon per loro.  Forse si accontentano?  Ma l’apprezzare il buono che si ha non e’ il primo passo verso la felicita’?

Resta comunque valida la citazione di Trilussa:   la felicita’ e’ una piccola cosa.



Happiness is a small Thing.

A bee on a rosebud comes to light,

Drinks the nectar and then takes flight:

All things considered, how slight

Are the things that bring us most delight.  (Trilussa)

Also this year the World Happiness Report has drawn up the ranking of the happiest countries in the world and Finland has confirmed itself in the first place.  This is the fourth consecutive year.  For a country that is,  after all,  small  (in the sense that it is inhabited by just 5.5 million people),  it is a great satisfaction.

You can read about it here.

But what is so important in Finland to make people so happy?  We will consider a few aspects.  Let’s start with the openness and joviality of the inhabitants:  this cannot be,  because the average Finns are just like in the photos above:  real BEARS! 😉

Is it the climate perhaps?  Worse than ever:  we spend the whole winter – actually not only winter but from October to May – in the cold and darkness!!  No, not even this aspect can make people so happy! 

And then … do we want to talk about food?  But no,  it just can’t be.  For example this thing in my photos is an Easter specialty.  Nothing less!  Yet it is edible,  even if it does not look like:  it is rye flour and rye malt basically,  turned into a kind of pudding.  The vanilla cream is a plus.

In the end,  what can it be?

It is certainly not easy to define what makes a population happy,  because happiness is an individual condition.

Two possibilities:  the WHR is wrong.  Just so.  My husband (a thoroughbred Finn who practises understatement as all Finns do),  would say you cannot totally trust the WHR.

Otherwise the World Happiness Report is right,  as it lists among the aspects that make citizens happy:  services that work well,  social cohesion,  equality and sense of belonging,  trust in the State:  an institution made to protect citizens,  very low crime rate,  individual freedom strenuously pursued,  meritocracy,  concern for the environment … In short,  those little-big achievements that we nowadays take for granted. 

Trying to draw a conclusion:  if Finns are happy with their nation,  so much the better for them.  Are they just satisfied?  To be satisfied with the good that one has is the first step towards happiness!

In the end,  basically as Trilussa says:  happiness is a little thing. 

(Finns have a high sense of humour and I hope my Finnish readers will understand the irony behind my words).

****

http://www.ourlapland.fi/finland-happiest-country-2021


44 risposte a "La felicita’ e’ una piccola cosa."

  1. In Finlandia sono tutti felici, perché sono poche persone e tanto spazio, ERGO: nessuno ti rompe le palle! 🤣

    Scherzo! 😉
    Buona giornata e settimana 🙂

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  2. L’idea che ho io dei paesi scandinavi è che siano nazioni ben organizzate, efficienti a livello statale, con bassi tassi di corruzione e criminalità, con debito pubblico sostenibile, con disoccupazione bassa e con un reddito lordo medio annuo abbastanza alto.
    Oltre ad essere nazioni attente all’aspetto ecologico.

    Basta?

    🙂

    Piace a 2 people

  3. “i servizi che funzionano, la coesione sociale, il senso di uguaglianza e appartenenza, la fiducia nello Stato…”

    Beh, ti sei risposta da sola 😉
    Qui non c’è fiducia dello stato, è un fregarsi a vicenda; non c’è vera coesione, è solo un bla bla e né tanto meno senso di appartenenza, poiché non ti viene spontaneo fregare qualcosa a cui appartieni e che ti sostiene… aggiungiamo pochi abitanti e bellissimi paesaggi e voilà, sismo tutto felici.

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  4. Well, the WHR might be wrong, but how it continues to be wrong year after year? Wrong questions or wrong interpretations? I think our happiness lies in the society: it is trustworthy, functions well and social security is good. (Compared for example to the US.) But living in this Nordic climate has teached us to be happy about tiny thing, as you said. In addition a Finn does not show his or her happiness: no smiling, no hugging. We even have the saying telling that people should hide their happiness – Kell onni on, se onnen kätkeköön.

    We are an odd nation living in an awful climate – but still I am happy living here 🙂

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  5. Thanks for your opinion. I know that proverb. It is a totally different style of life than Italy, but I am happy here too. There was a debate in Italy on why Finns are happy, that’s why I wrote this post. I wish you a good day. Let’s keep up our happiness! 🙂

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  6. sì, però è anche vero che è bello viaggiare e scoprire paesi che non si conoscono. Io ho viaggiato pochissimo per via del lavoro e della famiglia…mi ero ripromessa, con la pensione, che sarei partita (una meta era anche la Finlandia) ..ma la pandemia mi ha chiusa in casa.

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  7. certo, l’impressione è ottima di sicuro! Conosco anche l’efficienza della scuola finlandese che è rinomata (specialmente nella didattica della matematica). Pensa che un libro di matematica delle scuole medie, che qui va alla grande, è la traduzione di un testo finlandese. Lo ha tradotto una mia amica italo-finlandese che ora abita a Empoli. Quando ho detto che preferisco l’Italia, dico per viverci sempre, non per soggiornarci un po’ 🙂

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